“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.”
Primo Levi
Un’altra figura da ricordare per il suo sacrificio durante l’occupazione di Roma è Pilo Albertelli, insegnante di storia e filosofia e convinto antifascista. Il 1° marzo del 1944 fu arrestato per la sua attività nell’ambito della Resistenza. Il 24 marzo fu ucciso insieme ad altre 335 persone nell’Eccidio delle fosse Ardeatine.
GUIDO ALBERTELLI
GUIDO ALBERTELLI
Guido racconta che il padre Pilo Albertelli era un uomo coltissimo, insegnava al Liceo Umberto I di, adesso a lui intitolato, ed era molto stimato dai suoi alunni. Gestiva tutte le informazioni militari del Partito d'Azione a Roma. Il 1° marzo del 1944 venne arrestato dalla polizia fascista. Lo tennero rinchiuso nella pensione Oltremare dove per 20 giorni subì tremende torture. Infine, venne trasferito al carcere Regina Caeli .
L’eccidio delle Fosse Ardeatine fu l’uccisione di 335 civili e militari italiani, trucidati a Roma il 24 marzo 1944 dalle truppe di occupazione tedesche come rappresaglia per l’attentato partigiano di via Rasella, compiuto il 23 marzo da membri dei Gruppi di Azione Patriottica romani, in cui erano rimasti uccisi 33 soldati del reggimento “Bozen” appartenente alla Ordnungspolizei dell’esercito tedesco.