L’ULTIMA SUPERSTITE

“[…]e sentiva le grida mischiate agli spari
e le bestie nitrire impazzite
e le voci metalliche degli ufficiali
e sentiva il calore del fuoco […]”

L’unica superstite, Modena City Ramblers

Il 24 giugno 1944 morirono 32 persone a Bettola, uccise, crivellate e bruciate come atto di rappresaglia al seguito di un fallito tentativo di far saltare un ponte da parte di tre partigiani dove morirono tre tedeschi. Nell’azione punitiva fu ucciso anche Piero Varini un bambino di diciotto mesi gettato nel fuoco ancora vivo.
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LILIANA DEL MONTE

LILIANA DEL MONTE

Aveva 11 anni quando i tedeschi sfondarono la porta della sua casa. Perse i nonni e la madre, uccisi accanto a lei, li sentì bruciare. Era solo una bambina ma con un coraggio da leonessa. L’atto gentile di un unico soldato tedesco le salvò la vita, ferita, colpita dai proiettili e quasi incosciente. “Mi sarebbe piaciuto sapere il suo nome, chiedergli il perché, perché mi aveva salvata”.

Nel 1944, anno chiave della II Guerra Mondiale, il territorio emiliano-romagnolo fu l’epicentro della Linea Gotica, l’ultima linea di difesa frapposta delle forze armate tedesche all’avanzata degli Alleati lungo il crinale appenninico. Ad esito di una lunga serie di battaglie svoltesi tra l’Autunno del 1944 e la Primavera del 1945 gli Alleati riuscirono a sfondare la Linea in due diversi punti, sul fronte appenninico e su quello Adriatico. Le operazioni che portarono allo sfondamento erano parte della cosiddetta Operazione Olive, altrimenti nota come Battaglia di Rimini. Oltre un milione di uomini prese parte ai combattimenti di quella che è ricordata come la battaglia più importante della storia d’Italia.

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